LETTERA APERTA al Sindaco di Gallipoli

Condividi

Sig. Sindaco,

con alcune recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa, pensando di giustificare il rilascio di 737 pass, ha affermato che “i permessi rilasciati in deroga sono tutti motivati e riguardano anche situazioni di poche ore o giorni. Possono sembrare tanti … ma una parte di questi riguardano accessi molto limitati nel tempo, di uno o due giorni al massimo”.

Sig. Sindaco, Lei ha usato uno strumento regolamentare, da Lei approvato nel 2017, che, in maniera a dir poco discutibile, Le assegna un potere discrezionale assoluto e privo di qualsiasi possibilità di controllo, per concedere autorizzazioni per “particolari, eccezionali e documentati casi”.

In sette mesi del 2022 (nel 2021 erano state 453), si sono presentate presso la Sua segreteria in Municipio, 700 persone, tutte portatrici di “particolari, eccezionali e documentati casi”, con una media di tre persone al giorno (sabato, domeniche e festivi compresi).

In soli tre mesi del 2023, battendo ogni record, si sono presentate presso la Sua segreteria 737 persone, con una media di otto persone al giorno (sabato, domeniche e festivi compresi).

E Lei vorrebbe farci credere che tutte avessero “particolari, eccezionali e documentate esigenze”. Cioè dovremmo credere che in tre anni 1890 persone si sono trovate in una condizione che nel Regolamento, adottato nel 2009 e più volte modificato sino al 2021, e quindi sottoposto a verifica più volte, non sono state individuate fattispecie di tale importanza ed eccezionalità da poter essere previste e normate.

L’anno scorso tentò di giustificarsi affermando che le autorizzazioni riguardassero “situazioni contingenti come l’idraulico, che deve eseguire lavori con urgenza, o altre necessità come l’assistenza del genitore anziano da parte dei figli”, dimentico che per quelle categorie vi è una espressa norma regolamentare che concede pass temporanei e non in deroga.

Quest’anno tenta di giustificarsi affermando che “una parte di questi (pass) riguardano accessi molto limitati nel tempo, di uno o due giorni al massimo”.

Quale consistenza ha questa parte? Piccola, media, grande? Le chiediamo: su 737, quanti sono i pass rilasciati per pochi giorni, settimane o mesi?

Egregio Sig. Sindaco, ipotizzando che per ogni pratica sia stato necessario un tempo minimo di cinque minuti, Lei ha messo la Sua segreteria in Municipio a disposizione di 737 persone, per un totale di 61 ore in tre mesi, cioè per dieci giornate lavorative, dalle 8 alle 14.

Ora, ci consenta di chiederLe: Quanto tempo Lei e la Sua segreteria, in tre mesi, avete dedicato alle angustie (a proposito, tenga a freno qualche Suo collaboratore che su questo termine ci scherza un po’ troppo) di una madre o di un padre di famiglia che rientra da lavoro e non trova posto per potersi, poi, mettere a pranzo con la famiglia e, poi, tornare al lavoro, o che – succede anche questo – preferiscono mangiare un panino sul posto di lavoro e tornare a casa la sera?

Quante ore o minuti, Lei o la Sua Segreteria avete dedicato ad un’anziana ed acciaccata signora che, dopo aver fatto la spesa, non trova posto per poterla scaricare e, ferma sotto il sole, deve subire l’esibizione indecorosa di chi, munito di pass in deroga, torna su dalla spiaggia e si avvia verso casa, non certo ubicata nel Centro storico?

Quanto tempo, Lei o la Sua segreteria avete dedicato ad un anziano e malandato signore che, fermo ad un crocicchio ed in divieto di sosta, per paura di una multa, non esce dall’abitacolo ed attende e spera che qualcuno, magari con il pass in deroga, lasci libero quell’agognato posto auto?

Lei, Sig. Sindaco, pensa di aver fatto un favore, magari di aver ottenuto un pizzico di consenso in più ma ciò è equivalso a negare il pass a tutti. Perchè, una volta saturati i pochi posti rimasti, avercelo o non avercelo, il pass, è uguale: non si trova posto, si intasa il centro storico e si creano solo situazioni di disagio a tutti, anche ai 737 che, comunque, non riusciranno a parcheggiare se non baciati, anche loro, da un colpo di fortuna. Lei sta distribuendo carta straccia, una titolo contraffatto che non ha un valore reale.

Le riferiamo una storiella che veniva usata per far comprendere agli studenti di economia il valore della moneta. Se circolano 100 buoni che danno diritto a ritirare una mela e le mele a disposizione sono 8, questi titoli saranno carta straccia, perché la probabilità di non riuscire a ritirare il frutto sarà molto elevata. A meno che non si incrementi la produzione di mele.

Se Lei inonda il mercato con migliaia di Pass, la probabilità di non riuscire a trovare un posto auto sarà molto elevata, quindi i suoi 737 pass in deroga, uniti agli altri 1889, saranno carta straccia e, a patirne di più, saranno quei cittadini residenti, i commercianti, le persone che portano assistenza, ecc…, che Lei dice di voler tutelare. A meno che non si incrementino i posti auto.

Allora, a questo punto, perché non impiegare tempo e strutture pubbliche, peraltro pagate con il denaro di tutti noi contribuenti, per limitare seriamente gli accessi alla ZTL e organizzare i parcheggi per tutti, in luoghi accessibili e serviti da un vero servizio di trasporto pubblico? Forse non le darà un consenso immediato, tale da arrivare in forma al prossimo appuntamento elettorale, ma La farà ricordare come il Sindaco che ha almeno avviato a soluzione il problema del traffico cittadino.

Nel frattempo, nell’attesa che ci faccia sapere cosa intende fare da grande, dopo che ha unilateralmente interrotto il sano e democratico confronto con i cittadini, rinunciando agli strumenti di partecipazione democratica di cui tanto si è dato vanto in passato, faccia almeno uno sforzo di trasparenza e ci faccia avere un bell’elenco con indicazione dei pass in deroga rilasciati dal 30 marzo al 30 giugno 2023, con a fianco il periodo di validità.

Sa, Sig. Sindaco, i computer fanno miracoli, basta un clic!

In attesa di leggerla e, soprattutto, di conoscere i dati, accetti il nostro sincero augurio di buon lavoro per il bene della Città, con tanti cari saluti.

Firmato: Associazione Abitanti e Amici del centro storico di Gallipoli.

P. S.: Appena i suoi gravosi impegni glielo consentiranno, meglio se di sera e a piedi, faccia un giro per le strade e riviere del Centro Storico, possibilmente senza farsi riconoscere. Vedrà che nemmeno una delle Sue recenti ordinanze, come anche i regolamenti vari, vengono rispettati e fatti rispettare. Ma questa è tutta un’altra storia.