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“La ZTL e l’Area Pedonale Urbana nasce dall’esigenza, soprattutto nel periodo estivo, di contenere l’inquinamento atmosferico ed acustico esistente a causa della circolazione dei numerosi veicoli a motore in tutta l’isola del Centro Storico, nonché all’esigenza di migliorare la vivibilità e la fruibilità dello stesso da parte dei residenti e dei numerosi turisti e di tutelare la circolazione pedonale, l’ordine pubblico ed il patrimonio culturale di valore storico-artistico”.
Firmato: Stefano Minerva

Questo è l’incipit di un comunicato stampa diffuso oggi dalla nostra Associazione per denunciare, ancora una volta, lo scandaloso uso dei Pass in deroga rilasciati dal Sindaco a suo insindacabile giudizio.
Se questo è il principio condiviso negli anni da tutte le amministrazione comunali che si sono succedute, sino all’attuale, per cui, dal 2004, viene realizzata una limitazione del traffico veicolare – si legge nel comunicato – possiamo ben dire che i comportamenti assunti dal Sindaco di Gallipoli rappresentano inconfutabilmente il tradimento di quel principio. Ed ecco il perché.
Il Consiglio Comunale, nel 2017, ha modificato l’apposito Regolamento inserendo un comma in cui “in casi eccezionali e/o particolari, in seguito all’esame di documentata istanza”, il Sindaco ha la facoltà di operare in deroga a quanto previsto.
Dal 30 marzo al 30 giugno 2023, in soli tre mesi, il primo cittadino, avvalendosi di quella norma, ha concesso 737 PASS temporanei in deroga (molto probabilmente per l’intera stagione, come avvenne lo scorso anno), battendo in soli tre mesi il suo precedente record che, nell’intera stagione 2022 non aveva superato quota 700, e che nel 2021 era stato di “soli” 453 PASS.
L’eccezione, prevista dal regolamento per particolari ed eccezionali casi è diventata regola, un’eccezione che con la crescita esponenziale di questi ultimi anni, rischia di raggiungere e superare il numero dei PASS rilasciati ai residenti, in totale dispregio “dell’esigenza di contenere l’inquinamento atmosferico ed acustico, nonché dell’esigenza di migliorare la vivibilità e la fruibilità da parte dei residenti e dei numerosi turisti e di tutelare la circolazione pedonale, l’ordine pubblico ed il patrimonio culturale di valore storico-artistico”.
Sommando i 737 pass in deroga a quelli già rilasciati negli anni scorsi per le restanti categorie ed ancora validi, e che sono:
• n. 1124 per i residenti
• n. 27 per assistenza
• n. 56 per strutture ricettive
• n. 123 titolari Esercizi Pubblici
• n. 55 medici
• n. 13 veicoli elettrici
• n. 407 titolari di contrassegno disabile
il totale dei veicoli autorizzati ad accedere e sostare nel Centro storico ammonta a ben 2626.
A questi vanno aggiunti altri 132 PASS temporanei rilasciati in favore di fornitori, artigiani fuori della ZTL e mezzi d’opera di cantieri.
Un dato paradossale se solo si considera che nella città vecchia risiedono 1809 persone (ci sono più veicoli a motore che abitanti) e che le autorizzazioni in deroga (737) rappresentano il 60 per cento rispetto ai pass rilasciati ai residenti (1124) e, sul totale delle autorizzazioni (2626), quasi il 30 per cento (737) è rilasciato in deroga dal Sindaco per i famosi “particolari, motivati ed eccezionali casi”.
In pratica, su dieci veicoli autorizzati a circolare e sostare nel Centro storico, solo 4 appartengono a residenti.
Un disastro da un punto di vista ambientale e di immagine ed un pessimo esempio, che non educa al rispetto dell’ambiente, dei luoghi e delle regole, cosa che, al pari del raggiungimento di standard accettabili della qualità della vita dei residenti, dovrebbe essere al primo posto nei pensieri di chi governa questa città. Anche, se necessario, dandosi delle priorità e puntando, per esempio, a migliorare i servizi, prima ancora di spendere cospicue somme di denaro pubblico per promuovere un territorio che, alla prova dei fatti, si presenta sempre più impreparato ad accogliere le migliaia di turisti che scelgono la nostra città.
Valorizzare la città ed il suo Centro storico, comprese le innumerevoli attività economiche, non è un obiettivo che si possa raggiungere elargendo a manica larga autorizzazioni, ma facendosi carico di rispondere ad una domanda che proviene dall’intera popolazione, ed anche dagli ospiti, che avranno pure il diritto di vivere in una città ordinata.
In questi giorni, come anche negli ultimi anni, assistiamo a situazioni al limite della sopportabilità con famiglie intere, persone anziane, lavoratori e professionisti che, dopo una intera giornata lavorativa, non hanno la possibilità di rincasare, riposare (sempre che sia loro consentito dal trambusto esterno) e, l’indomani, affrontarne una nuova.
I numeri sopra richiamati ci danno un quadro che, anno dopo anno, si va sempre più deteriorando, e dovrebbero suggerire ad una Amministrazione oculata di astenersi da pratiche clientelistiche e, piuttosto, concentrare gli sforzi sulla realizzazione di un piano urbano della mobilità che consenta a tutti, residenti ed ospiti, di potersi spostare agevolmente in città, trovare parcheggi ed utilizzare mezzi di trasporto pubblico efficaci.
Lo abbiamo chiesto – si conclude – inascoltati, più volte ed anche in chiusura della scorsa stagione estiva, anche congiuntamente con l’Associazione dei Commercianti e degli Imprenditori di Gallipoli.
Speravamo in una svolta, ma i numeri di cui ci tocca prendere atto, ancora una volta, sono quelli impietosi che qui abbiamo descritto e che non ci lasciano ben sperare.