TANTO NON SI PAGA! Prorogata la possibilità di deposito di materiali su suolo pubblico
La Giunta Comunale, insensibile alla richiesta avanzata dalla nostra Associazione, e che tanta eco ha avuto nell’opinione pubblica, ha deciso, dando seguito ad una disposizione legislativa nazionale, di concedere la proroga al 31 marzo 2022 a quanti lo richiedano.
Nessuna limitazione, e neanche un riferimento al fatto che, per poter ottenere il suolo pubblico, ed anche gratuitamente, si debba tenere aperta l’attività commerciale.
Di fatto viene garantita la possibilità di mantenere su piazze, bastioni e marciapiedi, scheletri di strutture, vere e proprie baracche, sotto le quali vengono conservati mobilio ed arredi di ogni genere, con gravi possibili ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini, oltre che sul decoro della città.
Nulla da obiettare per quegli esercizi che, mantenendo aperta la propria attività, hanno richiesto la proroga. Anzi meritano un pubblico apprezzamento per non aver scelto la comoda scappatoia della chiusura.
Ma, se è vero, come è vero, che lo spirito della Legge è quello di favorire, in tempo di pandemia, le attività commerciali all’aperto, concedere il suolo pubblico per una NON ATTIVITA’, è UN NON SENSO.
E non ha senso soprattutto se quel suolo, sottratto alla fruizione pubblica, viene utilizzato per uso diverso da quello per cui è stato concesso.
Eloquente il caso di un esercizio commerciale in pieno centro storico che espone sulle porte di accesso il cartello di “WORK IN PROGRESS” (di fatto è un cantiere), che ha ottenuto la proroga dell’occupazione sino al 31 marzo 2022.
Per ora esprimiamo lo sdegno per siffatto comportamento, affidandolo alla pubblica opinione, riservandoci di portare la questione nelle sedi competenti.