ALLA CITTADINANZA AI CANDIDATI SINDACI E CONSIGLIERI COMUNALI A TUTTE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI

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L’Associazione abitanti e amici del Centro storico di Gallipoli ha come finalità l’opera di cura e di promozione delle migliori condizioni di vivibilità e di coesistenza tra tutti i soggetti e le attività che fanno parte dell’area del centro storico e ne promuove l’abitabilità. (Art. 3 dello Statuto)

Con questa chiave di lettura abbiamo invitato a considerare le riflessioni riportate nella lettera aperta inviata a candidati Sindaci e Consiglieri Comunali, forze politiche e sociali ed all’intera cittadinanza.

Con l’approssimarsi della competizione elettorale abbiamo dato elementi di riflessione che riteniamo debbano essere tra le priorità delle scelte della prossima amministrazione comunale e possano portare a scelte utili, ad uno sviluppo ordinato e sostenibile del nostro Centro storico, confortati dall’esperienza maturata in questi anni e da un nostro recente sondaggio, qui pubblicato e che ha coinvolto 495 persone.

La considerazione prima fra tutte è legata alla legalità ed al rispetto delle regole.
Troppe illegalità, violazioni, abusi, elusione di obblighi seppur previsti e sanciti da norme di legge e da regolamenti. Troppo pochi, di contro, i controlli, ed anche poco efficaci.
Legalità e rispetto delle regole che hanno a che fare anche con il diritto reclamato alla salute, alla lotta all’inquinamento acustico ed ambientale ed all’igiene e pulizia. Troppe le offese al decoro ed alla salute pubblica, come anche il disturbo alla quiete pubblica con la tolleranza di abusive emissioni sonore.

Pensiamo che la prossima amministrazione comunale dovrà assumere un ruolo più attivo ed incisivo sul tema del contrasto all’illegalità e dovrà imporre il rispetto delle regole, che non può essere demandato esclusivamente all’Autorità Giudiziaria o alle Forze dell’ordine. Nel contrastare l’illegalità non può essere trascurato, neanche, il ruolo educativo che, in una Comunità di cittadini, deve assumersi chi è chiamato a governarla.

Dovrà, poi, porsi in maniera seria il problema di come rendere il Centro storico di Gallipoli vivo ed abitato in tutti i mesi dell’anno, puntando alla sua valorizzazione, con una serie di iniziative di carattere strutturale ed anche incentivanti per rendere le attività legate al turismo compatibili con un agglomerato urbano abitato e ricco di storia ed arte.
Molte unità abitative sono chiuse per nove mesi l’anno, ma non sono date in locazione stabilmente, ma utilizzate come case vacanza, spesso in maniera irregolare. Con questa tendenza, nel giro di pochi anni, otterremo il risultato di un borgo completamente e desolatamente vuoto nei mesi invernali.
Si rendono, quindi, necessarie ed urgenti misure di contenimento e regolamentazione di alcune attività stagionali ed, al tempo stesso, misure mirate a renderlo attrattivo dal punto di vista residenziale.

Non è più eludibile o rinviabile il tema relativo ad un serio ed efficace piano del traffico, non potendo più mantenere l’attuale sistema che convoglia, senza alcuna barriera, centinaia e centinaia di autovetture verso l’imbuto che porta al Centro storico ed all’area portuale: ne va della sicurezza, dell’immagine della città, non garantisce il diritto fondamentale dei residenti di poter accedere alle proprie abitazioni e non favorisce neanche l’accesso alle diverse attività ricettive e commerciali situate nel nel Centro della città.
Nella appena trascorsa stagione estiva, sono stati rilasciati ben 2049 pass di accesso al Centro storico: 1124 per residenti. Un così elevato numero di veicoli a motore, con la conseguente emissione di gas di scarico non è compatibile con un ambiente così fragile né con la salute delle persone, né si concilia con flussi turistici dai grandi numeri e con la presenza di tantissime attività di ristorazione all’aperto.
Riteniamo si debba, da subito, pensare ad una svolta green, con l’incremento del trasporto pubblico e la conversione incentivata nell’elettrico, dei veicoli che già oggi lo fanno, consentendo l’accesso all’interno delle mura urbiche ai soli residenti.
Altro tema che preoccupa e rende difficile la vita di chi abita e vive nel Centro storico di Gallipoli è lo spropositato numero di attività commerciali concentrate, fra l’altro, nei luoghi dal punto di vista paesaggistico e storico-artistico di maggior pregio: sono ben 66 esercizi commerciali dediti ad attività di ristorazione e bar, senza contare attività quali pizzerie, rosticcerie, abbigliamento, souvenir, ecc . . . che sottraggono all’uso pubblico oltre seimila metri quadri di suolo. Ci troviamo, di fatto, alla quasi totale privatizzazione degli spazi pubblici.
Si rende necessario, quindi, mettere mano ad una rivisitazione complessiva, con forti limitazioni e l’inasprimento delle sanzioni, del Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico.

Un pensiero particolare la abbiamo dedicato alla spiaggia della Purità, quotidianamente deturpata da una serie di comportamenti riprovevoli, rimasti a lungo impuniti e tollerati.
Per questo gioiello incastonato tra le mura antiche di Gallipoli, confermiamo l’opzione perché la spiaggia resti fruibile gratuitamente e pubblica, dove pubblico non è sinonimo di abbandonato, magari con la chiusura nelle ore notturne, auspicando che i promessi interventi di manutenzione e recupero possano essere realizzati al più presto.

L’invito che rivolgiamo a quanti si candidano a guidare la Città di Gallipoli, ma anche a tutti i cittadini di Gallipoli, è quello di pensare al Centro storico non solo come ad una opportunità redditizia legata ad attività economiche, ma al luogo in cui vi sono le nostre radici e dove le bellezze di arte, storia e natura sono la nostra vera ricchezza, che abbiamo il dovere di custodire e tramandare a chi verrà dopo di noi.

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